Conosciuta come una delle voci più importanti della narrativa italiana (ed europea), Melania Mazzucco si è distinta fin dai suoi esordi per una particolare attenzione alla storia delle donne – donne comuni o donne-artiste, che spesso hanno dovuto lottare strenuamente per abbattere barriere visibili o invisibili, per forare il diaframma dei pregiudizi che impedivano loro di esprimere il proprio talento. Al contempo, ricostruendo le parabole di artiste come Marietta (la figlia illegittima di Tintoretto, donna ‘libera’ e come lui straordinaria pittrice) o come Plautilla Bricci (L’architettrice seicentesca a cui è dedicato il suo ultimo, fortunato romanzo), la Mazzucco ha sperimentato modalità di scrittura assai diverse, contaminando abilmente narrazione pura, saggio storico-biografico, romanzo storico. Attenta cartografa dei confini in cui rimane spesso impigliata la vicenda delle donne, la scrittrice romana è da sempre sensibile ai grandi temi della contemporaneità, sui quali interviene sia in sede giornalistica, sia attraverso opere di finzione (come Sei come sei, 2013, sul tema dell’omogenitorialità). Lo sguardo di questa esperta di sconfinamenti ci aiuterà a leggere la società di oggi e in particolare a riflettere sul difficile dialogo fra le due culture, che in questi ultimi tempi si è riproposto con forza.
Modera l’incontro Michele Fazioli, giornalista, ideatore del Circolo dei Libri.