Il confine è luogo di separazione e di incontro tra individui e popoli: soglia, limite, muraglia, transizione… sempre intrinsecamente connesso al travagliato concetto di identità. In ambito psicoanalitico, possiamo inoltre esplorare i confini interiori così come si vanno configurando nel processo di sviluppo normale e patologico, nel rapporto con gli altri e tra parti di sé. Tanto più che il nostro involucro biologico – la pelle – non necessariamente coincide con il vissuto psicologico del limite di sé; così come viene rappresentato nei disegni dei bambini, nei sogni, nell’arte.
Dunque parleremo della ‘terra straniera’ dell’inconscio; e anche dei passaggi emotivi e cognitivi di rimozioni, traduzioni intrapsichiche, nuove nascite psicologiche tra lingua madre e lingue straniere. Del tormentato problema della ‘transizione’ di genere sessuale, delle cosiddette ‘identità ‘fluide’. E infine del trascorrere dalla veglia al sonno e dal sonno alla veglia, misteriosa, magica soglia che tutti affrontiamo avventurosamente due volte al giorno…
Modera l’incontro Matteo Martelli, giornalista, redattore de Il giardino di Albert.