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Renato Magginetti

È architetto. «Rileggo il territorio, lo progetto, lo disegno virtualmente; con lo stesso spirito come quando, bambino, un po’ autistico, ero felice di fare dighe tra i sassi dell’Efra per seguire, stupito, i percorsi alternativi dell’acqua e felice di portare le mucche al pascolo perché, quando ruminano, ti guardano con occhi grandi e dolci che ti chiedono: ‘ma perché ti agiti tanto?’. Un bisogno d’illusioni, come respirare. Perché?».

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