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Umberto Curi

Il confine come luogo d’incontro con l’altro
9 ottobre | 13.30

Rispetto a termini solo apparentemente sinonimi, quali frontiera o limite, il termine confine ha un significato peculiare. Esso indica infatti il luogo dell’incontro con l’altro, là dove la mia identità è posta in rapporto con l’alterità. Questo incontro non ha mai un esito scontato, perché l’altro non è mai semplicemente hospes, l’ospite da accogliere, ma è sempre anche potenzialmente hostis, il nemico che mi minaccia. Di qui la necessità di distinguere sempre, pur nella loro indissolubile connessione, ospitalità e accoglienza.

Moderatore: Ugo Balzaretti

Umberto Curi

è stato per oltre 40 anni ordinario di Storia della filosofia presso l’Università di Padova, dove è ora attualmente professore emerito. Visiting Professor, presso le Università di Los Angeles e di Boston, ha tenuto lezioni e conferenze presso una ventina di università europee e americane. È autore di oltre 40 volumi, alcuni dei quali hanno ottenuto prestigiosi premi e riconoscimenti internazionali. I suoi libri più recenti sono stati pubblicati entrambi nel 2021: La morte del tempo (Il Mulino), e Fedeli al sogno (Bollati Boringhieri). Collabora con “La Lettura” del Corriere della Sera.

Ugo Balzaretti

formato in Svizzera e in Germania, studiando dapprima letteratura a Friburgo e poi filosofia a Berlino, Potsdam e Basilea. Libero traduttore, insegna su incarico filosofia al Liceo cantonale di Bellinzona e collabora con l’Institut des humanités en médecine dell’Università di Losanna. Al primo interesse per l’Ariosto e l’Orlando furioso ha affiancato un’indagine filosofica sui temi del cogito e della follia, del biologismo moderno e dei suoi rapporti con razzismo e antisemitismo. Presso l’editore tedesco Velbrück nel 2018 è uscito: Leben und Macht. Eine radikale Kritik am Naturalismus nach Michel Foucault und Georges Canguilhem.