';

Festival culturale
15 – 17 ottobre 2020
Piazza del Sole, Bellinzona

Che cos’è un confine? In che cosa consiste – e da che cosa dipende – l’ambivalenza di questa categoria, di cui ci serviamo ogni giorno per definire noi stessi e il mondo in cui viviamo?

Sul colle leopardiano de L’infinito – celebre lirica sulla quale si costruisce l’immaginario dell’uomo moderno – la siepe che nasconde all’osservatore la linea dell’orizzonte è, certo, un ostacolo, un confine visivo; ma non è anche, al tempo stesso, uno stimolo straordinario all’immaginazione, al sogno e alla poesia?  Il muro che circoscrive, protegge e custodisce è garanzia di stabilità, di sicurezza. Ma che cosa ha significato, nel corso della storia geopolitica dell’umanità, trovarsi ‘al di là o al di qua di un muro’? Nell’epoca dei grandi flussi migratori, il confine non è forse la massima rappresentazione delle barriere (fisiche ma anche astratte, culturali) che attraversano la società contemporanea?

Questi e molti altri sono stati gli interrogativi al centro della prima edizione di Sconfinare Festival, un evento nuovo, fresco e contemporaneo, attraverso il quale la Città di Bellinzona intende invitare il pubblico a riflettere e, insieme, a sconfinare nel mondo delle arti, della musica, del cinema e dell’improvvisazione.

Festival culturale
15 – 17 ottobre 2020
Piazza del Sole, Bellinzona

What is a boundary? In what does it consist – and what does it depend on – the ambivalence of this term, which we use every day to define ourselves and the world we live in?

On the Leopardian hill of L’infinito – the famous lyric on which the imagination of modern man is built – the hedge that hides the line of the horizon from the observer is, to be sure, an obstacle, a visual boundary; but is it not also, at the same time, an extraordinary stimulus to imagination, dreams and poetry? The wall that circumscribes, protects and guards is a guarantee of stability, of security. But what has it meant, throughout the geopolitical history of mankind, to be ‘on this side or on that side of a wall’? In the age of great migratory flows, is not the border the ultimate representation of the barriers (physical, but also abstract, cultural) that criss-cross contemporary society?

These and many others were the questions at the centre of the first edition of Sconfinare Festival, a new, fresh and contemporary event, through which the City of Bellinzona intends to invite the public to reflect and, at the same time, to cross borders into the world of the arts, music, cinema and improvisation.

Sfoglia il booklet
di Sconfinare Festival 2020

LEGGI

Programma

Ezio Mauro

Ezio Mauro

Il muro ideologico
Luca Gaeta

Luca Gaeta

La civiltà dei confini
Federica Bevilacqua

Federica Bevilacqua

L’influenza del Bello
Chiara Saraceno

Chiara Saraceno

Partenze con handicap e corse ad ostacoli in società diseguali
Lorenzo Pinna

Lorenzo Pinna

Il confine fra intelligenza artificiale ‘debole’ e ‘forte’
Edoardo Albinati

Edoardo Albinati

Un muro invalicabile?
Graziano Martignoni

Graziano Martignoni

Là, ove inizia la fine del mondo
Limiti e confini

Limiti e confini

Passeggiata architettonica
Le pareti di sesto grado

Le pareti di sesto grado

Fiorenza De Donatis in concerto
Shine Bright Like a Diamond

Shine Bright Like a Diamond

Hip-Hop Show by Diamonds Crew
Urban Live Painting

Urban Live Painting

Performance by SoFreeSo
Kudurru: compito dell’arte è sconfinare

Kudurru: compito dell’arte è sconfinare

Talk con l’artista Mustafa Sabbagh
West of the Jordan River

West of the Jordan River

Proiezione cinematografica

Galleria

Video